Ci sono importanti novità dal mese di luglio per quanto riguarda l’Assegno Unico familiare. Quali sono i nuovi importi erogati
L’Assegno Unico rappresenta senza ombra di dubbio una delle forme di supporto economico più importanti tra quelli rivolti alle famiglie. Del resto si tratta di una misura strutturale: questo significa che gli importi non vengono erogati ‘una tantum’ ma accompagnano le famiglie fino alla maggiore età dei figli, consentendo loro di far fronte ad una serie di spese che senza tale misura risulterebbero inaccessibili.
Gli importi erogati mensilmente non sono uguali per tutti e dipendono da una molteplicità di fattori, ma non è tutto, nel corso del tempo le cifre possono essere oggetto di variazioni, proprio come accadrà a partire dal mese di luglio. Scopriamo dunque chi riceverà cifre più elevate, e per quale motivo.
Quello che accade a partire dal mese di luglio ha una spiegazione. Moltissimi nuclei familiari saranno coinvolti nel processo che prevede un aggiornamento dei livelli di reddito e, conseguentemente, degli importi correlati all’Assegno Unico.
Tutto fa capo a quanto viene annualmente stabilito dall’Istat sulla base dell’andamento inflazionario: viene cioè effettuata una variazione dell’indice dei prezzi al consumo, conseguenza del confronto tra i dati attuali e quelli relativi all’anno precedente, andando ad applicare una rivalutazione basata sui prezzi al consumo.
Prima di entrare nel merito dei nuovi importi ricordiamo che possono richiedere questa prestazione economica erogata dall’Inps sia i lavoratori dipendenti del settore privato che quelli agricoli e quelli dipendenti di aziende cessate o fallite. Tornando alle modifiche previste per il mese di luglio, esse fanno capo alla percentuale di variazione che l’Istat ha calcolato tra il 2022 ed il 2023, pari al +5,4%.
Sono pertanto state elaborate le tabelle di riferimento riguardanti le somme mensili per i nuclei familiari ed esse saranno valide fino al 30 giugno 2025. Nel caso di nuclei familiari con maggiorenni inabili diversi dai figli l’assegno salirà a 107,94 euro (301,09 euro per sette componenti) per redditi fino a 29.719,02 euro. Nel caso di nuclei familiari con entrambi i coniugi ma senza figli e con almeno una sorella o un fratello oppure un nipote inabile, le somme varieranno sulla base del reddito raggiungendo i 62,49 euro al mese per due componenti fino a 32.418,31 euro.
Mentre per sette componenti si passa a 301,09 euro, e tali importi andranno ovviamente a ridursi con l’aumentare dei redditi. Altri esempi riguardano i nuclei familiari senza figli e senza inabili: l’importo è pari a 46,48 euro per due componenti e con reddito fino a 16.212,12 euro salendo fino a 227,24 euro per sette componenti.
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