Che cos’è e come può essere sfruttato il meccanismo dell’affitto temporaneo? Ecco quali sono i requisiti per poterlo richiedere.
Il mondo degli affitti è caratterizzato da molteplici variabili sia dal punto di vista burocratico che del relativo versamento delle imposte. E molto dipende proprio dal tipo di contratto di locazione che viene sottoscritto: quelli classici sono legati ad un lungo periodo di tempo ma da anni hanno sempre più spesso preso piede anche gli affitti brevi destinati a fini turistici.
Si sente però parlare anche di ‘affitto temporaneo’, ed anche in questo caso le regole sono differenziate. Ci troviamo infatti dinnanzi alla possibilità di affittare il proprio appartamento per un breve periodo e non necessariamente a fini turistici. Come può essere richiesto e quali sono i meccanismi che lo regolano? Facciamo chiarezza.
Mediante l’affitto temporaneo è possibile consentire a chi ha la disponibilità di un alloggio di affittarlo per un periodo di tempo breve a chi ne ha bisogno per ragioni che non siano per forza legate all’aspetto turistico ma, ad esempio, anche alla sfera lavorativa. Esigenze di lavoro potrebbero portare una persona a dover cambiare città o comune per alcune settimane o mesi e, pertanto, avere la necessità di sottoscrivere un contratto di locazione differente rispetto a quello tradizionale della durata di diversi anni.
Come funziona dunque l’affitto breve? Regolato dal DL 50 dell’aprile 2017 e, nello specifico, dall’articolo 4., prevede la possibilità di mettere in affitto un appartamento ad uso abitativo per un periodo non superiore ai 30 giorni. Si tratta di un contratto di locazione adattabile ad ogni tipo di necessità e non destinato esclusivamente all’uso turistico. Può essere stipulato dal proprietario ma anche da comodatari di immobili (purchè appartenenti al gruppo catastale A con la sola esclusione della categoria A/10) e da sublocatori.
Non vi è la necessità di dover registrare l’affitto temporaneo e, dunque, di darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate ma bisognerà ovviamente procedere, in fase di elaborazione del 730, rispettare i vari adempimenti previsti. Grazie alla durata limitata i locatori potranno affittare l’appartamento più volte durante l’anno. Inoltre come previsto dall’articolo 1 comma 595 della Legge di Bilancio 2021, fino a quattro unità immobiliari per ogni periodo d’imposta possono essere destinati alla locazione da un proprietario. Al di sopra di questo limite l’attività sarà invece considerata imprenditoriale e prevederà l’apertura della Partita Iva.
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