Perché Antonella Clerici è stata operata? Come ha scoperto di stare male? Ecco quali sono i controlli da fare per una diagnosi precoce.
Esistono delle malattie che, se non scoperte e curate in tempo, sono in grado di provocare molta sofferenza ed esiti drammatici. Per questo motivo è di vitale importanza effettuare visite e controlli con una certa regolarità. Ed è altrettanto importante parlarne, e sensibilizzare tutti su tale tematica, così come hanno iniziato a fare negli ultimi anni i personaggi del mondo dello spettacolo.
Grazie al lavoro che svolgono, infatti, essi hanno l’opportunità di utilizzare la loro visibilità per trasmettere anche messaggi di questo tipo. E sulla base della sua esperienza personale, è proprio ciò che ha deciso di fare Antonella Clerici.
La conduttrice negli ultimi giorni ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram in cui è in un letto d’ospedale. Da qui ha deciso di raccontare ai suoi fan cosa le è accaduto. È stata proprio Antonella, infatti, a rivelare di aver subito un intervento alle ovaie per l’asportazione di una cisti, e a ricordare quanto sia fondamentale la prevenzione.
“Come sempre voglio essere sincera con voi e raccontarvi cosa mi è successo, perché questo possa ricordare a tutti l’importanza della prevenzione.” Così ha esordito Antonella Clerici nel post di Instagram da lei pubblicato solo pochi giorni fa. A seguire, la conduttrice ha aggiunto: “Giovedì scorso arrivo a Roma con l’idea di stare vicino a un’amica e di andare a Napoli al concerto di Gigi D’Alessio. Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da lì parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto è andato bene“.
L’esperienza e le parole della Clerici ci insegnano quanto sia importante non tralasciare mai i controlli di rutine. A rivelare in che modo è possibile diagnosticare in tempo un eventuale tumore alle ovaie è stato il dottor Domenico Vitobello, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia dell’Humanitas.
“Non esistono test specifici o esami che possono essere usati per diagnosticare precocemente il tumore dell’ovaio. E neppure individuare i precursori della neoplasia, come ad esempio avviene per il tumore del collo dell’utero (Pap test, e test dell’HPV)”.
E Ancora: “Esistono i marker tumorali come il CA125, ma questo esame del sangue è sensibile, non specifico, cioè diventa patologico anche in presenza di infezioni all’ovaio oppure per la presenza di endometriosi. Un altro strumento utile per la diagnosi precoce è l’ecografia pelvica, che evidenza una neoformazione sospetta, quindi la possibilità di diagnosi in fase precoce della malattia […]“.
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