CIAO 2021: i pezzi forti dello show russo che omaggia musica, ritmo e stile italiano

Prima dei traguardi olimpici, prima della vittoria agli Europei, prima del trionfo all’Eurovision, il grandioso anno di successi italiani è iniziato dalla Russia con Giovanni Urganti (Ivan Urgant) e il suo CIAO 2020!

Oggi si replica con il sequel-show inedito della premiata ditta di Canale Uno (Perviy Kanal), visibile su YouTube, CIAO 2021. Sperando porti altrettanto bene.

Il saluto di pinocchio
Ciao 2021, Pinocchio (Youtube) Telenauta.it

E alla faccia del cattivo costume che vuole i sequel peggiori degli originali, CIAO 2021 spezza la maledizione e regala uno spettacolo di omaggi e imitazioni con lo slogan “musica, ritmo e stile” italiano.

I pezzi forti di CIAO 2021

Le canzoni italianesche si alternano ai momenti talk e parodistici, cui si aggiungono per la prima volta dei video-saluti in russo stentato di famosi artisti italiani. Un crossover delizioso.

I pezzi forti in ambito musicale sono sicuramente la delicata “L’inverno nel cuore” di Mia Michela & Eva Pollini (in realtà, My Michelle & Jeva Pol’na) con una performance che fa pensare inizialmente all’uso del chroma key, visto lo sfondo di alberi innevati, e poco a poco svela il sapiente uso di un normale schermo led e una piattaforma ricoperta di finta neve.

Ciao 2021
I pezzi forti di Ciao 2021 (Youtube) Telenauta.it

Segue subito “Sole a Milano” di Lucia Ciabatta (Ljusja Čebotina), cantata su una gigantesca altalena con il logo del programma e che diventerà un meme sui social nelle giornate invernali prive di nebbia. Altro brano efficace è “Margherita” di Valerio Leonci (Valerij Leontjev), aiutato da una performance decisamente creativa, accompagnato da pizzaioli che lavorano sul momento e “al volo” la massa.

Ci sono le parodie del film House of (A)gucci e di Squid Game che diventa Il gioco del calamaro e vede Pinocchio al posto della famosa bambina ammazza-partecipanti. Pinocchio è magnanimo e al massimo scompiglia i capelli dei concorrenti.

Altra parodia è quella de La Piovra e del commissario Cattani che si trasforma in commissario Como e, mentre il suo corpo viene dilaniato dai proiettili, continua a mangiare spaghetti, chiamare l’amante e leggere La gazzetta dello sport. Il Festival di Sanremo viene nominato più volte, anche nella canzone di Vaculecci e Gaga Rini, e un conduttore pronuncia anche il primo canale pubblico italiano Rai1. Appare, poi, anche il deep fake di Putin sullo sfondo del Colosseo di Roma.

Tra gli artisti a inviare i video-saluti in russo troviamo Fedez, Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri e Al Bano. Mentre Pinocchio, una volta abbandonato il corpo di legno e trasformato in bambino, diventa Filipp Kirkorov, noto autore di molti brani dell’Eurovision Song Contest (evento che viene omaggiato con una stampa di Damiano dei Maneskin spacciato come russo).

Dall’Eurovision arrivano anche altri volti russi noti: sono Manizha, che cantò “Russian Woman” lo scorso maggio e qui ritroviamo come Manigi e l’opposto brano “Uomo italiano”; e Polina Gagarina, rappresentante della Russia all’ESC 2015 con “A million voices” e a CIAO 2021 con il brano “Voce” in duetto con Vasco Vaculecci all’anagrafe Vasilij Michajlovič Vakulenko detto Basta.

La puntata di CIAO 2021

0:00:00 Introduzione
0:00:53 Giovanni Urganti – Musica, ritmo e stile
0:05:27 Valerio Melazzi
0:06:07 Dario Giaracci – In un momento
0:07:49 Massimo Galcini
0:10:36 BIONDA MORTA – Il ragazzo con la giardinetta
0:14:31 La Mia Michela & Eva Pollini – L’inverno nel cuore
0:18:45 Lucia Ciabatta – Sole a Milano
0:25:02 MANIGI – Uomo Italiano
0:27:23 Lola
0:29:02 Giulia Peresildi
0:30:54 Giovanni Demetrio – Venere-Urano
0:34:22 Casa Agucci
0:37:10 VINCENZO MARLINI – Bruci come incendio
0:39:58 Valentino Gallo detto Wylsakom
0:42:57 Valerio Leonci – Margherita
0:47:41 Anna e Anatolio Zozzi
0:50:48 Sergio Brunello
0:53:30 LA BODA – Caro amico
0:59:13 Galibri e Mavini & Habibi – Federico Fellini / Bacca di lampone
1:02:02 Приветы из России
1:05:03 Pippo
1:06:36 Vaculecci e Gaga Rini – Sanremo Vasco
1:10:28 Amore – L’Italia mia

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